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L’eclettismo di Giuliano Tomaino di scena a Villa Bertelli. Quaranta opere del noto artista ligure dal titolo “Houdini” faranno bella mostra di sé in un’esposizione, curata da Valerio Dehò, che spazierà dalla scultura al disegno, dalle installazioni alla pittura. L’evento è a cura di Villa Bertelli con il patrocinio del Comune di Forte dei Marmi. Tomaino, artista eclettico, sempre orientato verso una dimensione diretta e comunicativa, ha costruito nella sua straordinaria carriera artistica, una serie di simboli che ritornano periodicamente e si rafforzano e codificano nel tempo. Così l’uomo in equilibrio su di un cavallo a dondolo: “Houdini” che sarà poi il simbolico titolo della mostra, rappresenta un omaggio al più grande mago e illusionista del XX secolo, ma anche l’emblema della vita dell’uomo continuamente in precario equilibrio e sul punto di cadere, restando comunque sempre in piedi. In fondo Harry Houdini, ungherese di origine e trapiantato negli Stati Uniti agli inizi del ‘900, con la sua capacità di illudere e di riuscire a venire fuori da ogni situazione, anche la più pericolosa, si avvicina alla figura dell’artista, capace di creare dalla realtà una magia di emozioni e di sentimenti nelle circostanze più diverse. Altro simbolo caratteristico di Giuliano Tomaino, che ritroveremo nella mostra, è la “mano”, segno di saluto, di distensione ma soprattutto di capacità tecnica. Quella di Tomaino è una “mano che pensa”, rappresenta l’essenzialità della creazione artistica. Quindi è un simbolo aperto di dialogo, che nella sua semplicità nasconde il segreto del lavoro, il miracolo di costruire un’opera d’arte con sapienza e coscienza. Tutto l’universo dell’artista ha una voluta e ricercata essenzialità anche nella linearità dei segni. Lo stesso colore rosso che speso prevale nelle sculture e nei quadri, è fonte di energia fisica e visiva. Tomaino eredita la dimensione pop di artisti come Claes Oldenburg ma elabora un proprio lessico che avvicina le sue figure ai disegni e alle sagome dei bambini.  Nelle carte la gestualità e la rapidità del segno sono caratteristiche di quel “saper fare” che nasce da un’attenta poetica in cui la figurazione si unisce alla stenografia dell’informale, rimandando a Cy Twombly o al nostro Emilio Scanavino.

La mostra rimarrà in esposizione dal 20 aprile al 2 giugno al seguente orario: tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00. Per informazioni: Segreteria Villa Bertelli 0584 787251

Quando: 21 Aprile 2019
Ore: 16:00
Dove: Villa Bertelli

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